sabato 28 maggio 2016

Prestazioni professionali e corso di formazione MDPAC

Dr. Antonio Cisternino  
PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA 
 

Psicologo dell'età evolutiva 
 
Specialista in Psicologia Clinica
  
Certificate of completion for the Two Part EMDR Basic Training
 
Professional Certificate in Terapia Psicologica Breve  - Tecniche ipnosi

Training Autogeno/Bionomico Somatico 

Mindfulness educator

Operatore Test Luscher

 Supervisore e formatore MDPAC 


Mi chiamo Antonio Cisternino, sono nato a Lecce e mi sono laureato a Parma nel 2005. Successivamente ho conseguito la specializzazione in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Torino, città in cui svolgo l'attività di PSICOLOGO e PSICOTERAPEUTA. Nel corso degli anni ho approfondito tecniche derivanti da vari orientamenti psicologici e questo mi ha permesso di incentrare l'intervento sulle caratteristiche di ciascuna persona, ovvero di usare un approccio integrato volto al benessere psichico e corporeo attraverso il recupero dell'essenza protettiva della sfera emotiva. 

Il mio studio è in Corso Vittorio Emanuele II, 188 e offro servizi di consulenza e sostegno psicologico, psicodiagnosi e psicoterapia a bambini, adolescenti, adulti, coppie e famiglie.

Nello specifico mi occupo di disturbi d'ansia (attacchi di panico, disturbo d'ansia generalizzato, disturbo ossessivo compulsivo, fobie, disturbo da stress post traumatico), disturbi dell'umore (depressione, maniacalità, disturbo bipolare), disturbi del sonno (insonnia, ipersonnia), disturbi generalizzati dello sviluppo (autismo, asperger), disturbi dell'alimentazione (anoressia, bulimia, disturbo del comportamento alimentare), disturbi dell'apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia), ADHD (disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività), ritardo mentale e funzionamento intellettivo limite), disturbi della personalità, psicosi, problemi di coppia (separazione e divorzio) difficoltà relazionali, difficoltà relazione genitori-figli, psicologia del traffico, tabagismo e terapia del dolore, training autogeno per sportivi, orientamento scolastico e lavorativo.


A partire dal 2010 ho ideato uno strumento di sostegno psicologico denominato "Metodo del Disegno Psicoemotivo per l'Analisi e la Consapevolezza", la cui peculiarità è l'assunzione di un vertice emotivo come binocolo per osservare ed esplorare le varie aree che danno parte del "SISTEMA INDIVIDUO: la storia famigliare e personale, l'inconscio, le cognizioni, gli istinti e le pulsioni, la corporeità, il comportamento, il senso del tempo, dello spazio e delle relazioni. 




Il protocollo MDPAC prevede quattro fasi: 1. Cinque caratteristiche - Disegnare il proprio albero genealogico; 2. Lavorare con il disegno e la scrittura su una sequenza di 12 emozioni lungo il continuum temporale "passato-presente-futuro": il numero 12 ha un significato sia simbolico che antropologico; 3. Cinque caratteristiche e albero genealogico retest; 4. Procedere con il “taglio del cordone fotografico”. 

Molti distinguono le emozioni  in positive e negative, alcuni individuano una valenza positiva e negativa in ciascuna emozione: nel percorso MDPAC la sfera emotiva è unicamente protettiva e non deve essere regolata, anzi rappresenta il regolatore e il "collante" tra tutte le aree che compongono il "sistema individuo". In altre parole la tristezza ci consente un esame di realtà più adeguato; la rabbia se espressa abbassa il livello del cortisolo e quindi lo stress; la paura è ciò che consente alla zebra di salvarsi dal leone e scappare; il disgusto ci salva dai veleni etc.

Il percorso MDPAC oltre ad avere una funzione psicoeducativa, consente alla persona di attuare il proprio processo di individuazione, attraverso l'analisi di questioni transgenerazionali che non sono state risolte dalle figure di attaccamento: il paziente regredisce per progredire verso l'adultità.

A tal proposito mi occupo anche di formazione e supervisione ai colleghi che intendono formarsi sull'utilizzo dell'MDPAC nella loro pratica clinica e professionale. Durante tutto l'anno è possibile richiedere l'attivazione di un corso di formazione individuale sia in sede che a distanza.



"La sola consapevolezza cognitiva non basta: regredire per progredire. 

MDPAC: un viaggio emotivo alla riscoperta di se stessi!".


Elenco Psicologi e/o Psicoterapeuti MDPAC:


https://mdpac.blogspot.it/2017/11/elenco-psicologi-e-psicoterapeuti-mdpac.html








14 commenti:

  1. L'esperienza col Dottor Cisternino é sicuramente una bella esperienza.
    In lui non ho solo trovato un buono psicologo ma anche una Persona che ama il suo lavoro perché aiuta concretamente il suo paziente e soprattutto lo ascolta.

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    1. Gentilissima,
      La ringrazio per le sue parole. Come scriveva Paula Heimann “Qualsiasi numero, se addizionato a un altro, dà come risultato un terzo numero, per esempio 1+1=2. Esiste tuttavia un’unica eccezione: lo 0”. Se il paziente è 1 e lo psicologo è 0…neutrale…non si potrà mai generare nulla di nuovo.

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  2. Nel mio percorso di guarigione, il Dottor Cisternino è sempre riuscito a mettere ordine trovando il giusto collegamento tra emozioni, esperienze, sensazioni, momenti e persone. Mi ha accompagnato, non dandomi la soluzione facile, ma, con pazienza, lasciandomi trovare e costruire la strada giusta e più solida.

    Allo stesso modo ha lasciato lui stesso il "porto sicuro" rassicurandomi nel fare altrettanto, vivendo così ogni piccola vittoria come una mia conquista.

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    1. Gentilissimo M,
      grazie per le Sue parole. Il ruolo del terapeuta è come nel “viaggio dantesco” quello di “Virgilio” che accompagna il “Dante personaggio” a riappropriarsi del Dante autore e divenire guida di se stesso: ‹‹È il paziente che conosce la propria storia ed è lui ad avere le chiavi per la propria guarigione: il compito che ci affida è quello di fargli riconoscere quelle chiavi all’interno di un percorso tortuoso e spesso in salita›› (Cisternino, 2013).

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  3. Ci siamo rivolti al dott. Cisternino perché nostro figlio Marco soffriva di attacchi di panico ed eravamo molto preoccupati. Con noi il doc è stato molto comprensivo, accogliente e a tratti diretto aiutandoci ad aprire gli occhi su determinate questioni. Non solo Marco ora sta meglio, ma crede anche di più in se stesso e la nostra famiglia è più serena. Grazie. Stefania e Alfredo

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    1. I genitori apprezzano ‹‹Chi offre loro una spiegazione dei problemi che stanno affrontando, consentendo loro di diventare più consapevoli delle cose che, solitamente, già fanno d’intuito. Non si sentono tranquilli se sono lasciati ai loro dubbi, ossia in balìa di tutto ciò che piomba loro addosso nei momenti critici, inaspettatamente, quando non si ha il tempo di riflettere. […] se si riesce a far veramente comprendere alle persone ciò che stanno facendo, si noterà che sono meno spaventate, che si sentono più sicure di sé; inoltre, quando in seguito nasceranno in loro grossi dubbi oppure riconosceranno di essere impreparate, non cercheranno consigli ma informazioni: […] non si ha nulla da insegnare a quei genitori; si può soltanto dire che non è pensabile fare di meglio, ma così o peggio›› (Winnicott, 1957). Grazie a Voi!

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  4. Non posso definirmi una neofita della psicologia perché sono stata in analisi per circa sei anni quando avevo 20 anni: ora ne ho 44 e sono una mamma di due ragazzine. Circa due anni fa ho iniziato la mia terapia con il dott. Cisternino in concomitanza della perdita di mio padre che è mancato a causa di un infarto improvviso. Mi è crollato il mondo addosso. Inizialmente avevo qualche dubbio a rivolgermi a uno psicologo uomo, ma mi son subito ricreduta dopo il primo incontro. Il dott. Cisternino è molto accogliente, ti mette a tuo agio ed effettivamente son riuscita a dire delle cose di me che non avevo mai detto prima, nemmeno all’altra terapeuta: forse anche grazie all’uso dell’MDPAC sono riuscita a tirare fuori diverse cose e a parlare anche delle molestie in età preadolescenziale da parte di un amico di famiglia. Ora stiamo affrontando tutti gli eventi traumatici della mia vita con l’EMDR: qualche volta le sedute sono “toste”, ma mi sento meglio e di questo mio stato di benessere ne trae vantaggio anche la mia famiglia. Grazie dottore!!! Un caro saluto. Maria

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    1. Gentilissima Maria, grazie mille per le sue parole. Ricordo l’inizio del nostro lavoro con l’MDPAC e la ricerca del significato del suo nome, tanto diffuso e comune quanto etimologicamente articolato. Inoltre mi viene in mente quando a metà del nostro lavoro soffermandoci sull’emozione “Sorpresa” è emerso come il suo nome completo sia composto da Maria e il nome (al femminile) di suo papà, ma tutti l’abbiano sempre chiamata Maria e in pochi fossero al corrente di questo particolare. Penso ai momenti “tosti” della terapia e a come spesso sia più facile trovare una persona che sia pronta a tirar l’Altro fuori dalla nebbia, anziché qualcuno che sia disposto a navigar nella nebbia assieme nella speranza di un raggio di sole.

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  5. Ero molto in ansia per il mio secondo parto, perché il primo era stata un'esperienza molto dolorosa. Ho richiesto una consulenza al dottore che mi ha proposto un percorso di preparazione al parto con il Training Autogeno bionomico. Avevo già frequentato un corso su questa tecnica, ma il conduttore guidava il gruppo: ora ho capito che nella forma corretta e originale il terapeuta lascia la persona eseguire l'esercizio da sola. Non so se sia stato merito del Training Autogeno, ma il parto è andato bene ed è stato veloce: sono stata molto più consapevole del mio corpo e in grado di gestire la situazione. Grazie dott. Cisternino. Erica F.

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    1. Carissima Erica, come direbbe Schultz (1955) “TUTTO CIÒ CHE VIVE SI AUTOAFFERMA”. L’ordine bionomico contiene in sé sia la forma che l’espressione del senso specifico della vita. Romolo arrivando a Roma traccia il perimetro della città definendo le potenzialità della città stessa e Roma c’è, esiste, anche se ancora non è stato costruito nulla. Questo è l’apparato muscolare, questa è la pesantezza, un engramma primordiale appartenente all'inconscio somatico, un inconscio che precede quello psichico. Il training autogeno o bionomico non è quindi una mera tecnica di rilassamento, ma rappresenta la via per la comprensione del proprio piano di vita.

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  6. Abbiamo effettuato quattro consulenze su Skype con il dottore perché nostro figlio di quattro anni era agitato e aggressivo. Il dottore ci ha aiutati a inquadrare meglio la situazione fornendoci delle indicazioni rispetto a come procedere ed effettivamente io e mio marito stiamo modificando qualcosa nelle dinamiche famigliari: interessante il diario, l'approfondimento dell'albero genealogico e il ripetersi di alcune questioni. Grazie per i Suoi input doctor. Sara e Pino

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    1. Carissimi Sara e Pino, grazie mille per le Vostre parole. Talvolta non c'è bisogno di fare "grandi psicoterapie" e sono sufficienti delle indicazioni di base, perché si inneschino delle modifiche: è possibile intervenire indirettamente sui comportamenti del bambino lavorando con i genitori, specialmente se sono recettivi e sensibili come Voi. In altri termini "si cura per procura".

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  7. Quando ho conosciuto il dottor Cisternino avevo diverse difficoltà tra cui una gamba che tremava da sola per la forte ansia, problemi nelle relazioni interpersonali e la tendenza ad abbandonare tutto alle prime difficoltà, come un posto di lavoro. Ho iniziato così con il Dottore questo lungo cammino in cui abbiamo prima affrontato l’MDPAC da cui ho imparato l’importantanza e la centralità che hanno le EMOZIONI. Successivamente l’EMDR per poi arrivare al TRAINING AUTOGENO. Piano piano ho acquisito sempre più consapevolezza di me stesso, accettandomi per come sono. Ho inoltre acquisito tutti gli strumenti necessari per affrontare al meglio la vita. Oggi sto decisamente meglio: sebbene non sia quello dei miei sogni ho lo stesso lavoro da 3 anni e mezzo, ho una relazione stabile e sono riuscito a comprare casa e andare quindi a vivere da solo! Ringrazio infinitamente il dottor Cisternino non solo per la sua enorme competenza ma anche per essere stato come un padre, un fratello maggiore e un amico. Infine ringrazio me stesso per aver lavorato duro giorno dopo giorno ed essere arrivato fin qui. Fabio

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    1. Carissimo Fabio,
      la terapia è un incontro tra due storie che si trasforma in un percorso nuovo, unico e irripetibile, in cui il paziente diviene maggiormente consapevole di se stesso e si assume la responsabilità delle proprie scelte, grazie alla valorizzazione della sfera emotiva: le emozioni come il respiro sono movimento e il movimento è vita. Sono felice di averla accompagnata in questo cammino e dei suoi progressi. Ad maiora...

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